Aste Immobiliari: Report Reviva – Diminuzione Continua, Ma Si Profilano Nuove Opportunità per il Settore

Nel primo semestre del 2023, il numero delle aste immobiliari in Italia ha subito una significativa contrazione, registrando un calo del 21% rispetto al 2022, con un totale di 85.535 aste, il valore più basso dal 2019, ad eccezione dell’anno 2020, quando le aste furono sospese a causa della pandemia da Covid-19. Questo declino è stato accompagnato anche dalla riduzione del valore complessivo dell’offerta minima, che è sceso sotto i 10 miliardi di euro, registrando una diminuzione dello stesso 21% rispetto all’anno precedente. Il calo è dovuto principalmente alla continua riduzione delle procedure esecutive pendenti nei tribunali italiani.

Analizzando i dati per tipologia di immobile, le aste residenziali hanno rappresentato la fetta maggiore, con il 57% del totale, ma anche queste hanno subito una contrazione, scendendo da 59.000 a 49.000 aste, pari a una riduzione del 18%. Il calo più accentuato si è verificato per gli immobili non residenziali, con una diminuzione del 28%, passando da 37.000 a 27.000 aste. Questo fenomeno riflette un aspetto positivo, in quanto gli immobili residenziali tendono ad avere un mercato più vivace, ma allo stesso tempo, è indice del fatto che, negli ultimi anni, le misure emergenziali di finanziamento, unite alla riforma del codice della crisi d’impresa, hanno ritardato il fallimento di molte aziende, diminuendo di conseguenza il numero degli immobili non residenziali in asta.

Il report, condotto da Reviva, evidenzia anche un altro dato rilevante: l’aumento delle vendite telematiche, che sono passate al 40%, rispetto al 37% dell’anno precedente. Nonostante questo trend possa sembrare positivo, in realtà non lo è, poiché le aste puramente telematiche tendono a favorire un abbassamento del valore degli immobili, dato che spesso risultano deserte. Le modalità di vendita telematica sono ancora molto complesse e comportano un ulteriore rischio per il valore degli immobili.

In risposta a questa situazione, Giulio Licenza, CBDO e co-fondatore di Reviva, ha sottolineato l’importanza di migliorare l’efficienza del sistema giudiziario e di impegnarsi nel marketing immobiliare, così come di sviluppare competenze specialistiche nella vendita degli immobili. Ciò potrebbe portare a un miglior recupero del valore degli immobili in asta, che, altrimenti, rischiano di essere svenduti, riducendo notevolmente il recupero dei crediti.

L’analisi di Reviva si basa su una meticolosa raccolta di dati provenienti dal Portale delle vendite pubbliche e, grazie all’uso di modelli predittivi, consente a investitori e operatori di migliorare le performance di recupero dei crediti non-performing, incrementando la vendita di immobili in asta. Negli ultimi anni, l’azienda ha archiviato circa 250.000 CTU (Consulenze Tecniche d’Ufficio) e raccolto oltre 35.000 prezzi di immobili, permettendo una comprensione sempre più dettagliata delle dinamiche del mercato delle aste immobiliari.

Inoltre, l’aumento dei crediti non-performing (NPE) nel sistema bancario dal 2022 potrebbe portare, secondo gli esperti, a un aumento delle aste a partire dal 2024, quando il numero di procedure esecutive e fallimentari iscritte nei tribunali dovrebbe crescere. Attualmente, lo stock di crediti deteriorati è in crescita, ma gran parte di questi crediti è diventata difficile da recuperare a causa della conversione di molti debiti da ipotecari a chirografari, un tipo di credito più complicato da recuperare.

Infine, Luigi Rizzo, Head of Real Estate di Nexus, ha sottolineato l’importanza di un miglioramento delle strategie di marketing per incentivare la partecipazione alle aste, che oggi rappresentano un’opportunità interessante per gli investitori, anche in vista degli aumenti dei prezzi degli immobili degli ultimi due anni. Il concetto di “vivacizzazione” delle aste, attraverso una rete di professionisti locali, risulta quindi essenziale per garantire un ritorno di valore per gli immobili in vendita.

In conclusione, il mercato delle aste immobiliari sta attraversando un periodo di trasformazione, e sebbene il panorama attuale sembri difficile, ci sono opportunità per chi sa come navigarlo, valorizzando adeguatamente gli immobili e migliorando la gestione delle vendite. Il continuo impegno nella formazione, nella tecnologia e nelle strategie di marketing potrà rendere più vivace questo settore, e portare a un recupero più efficace dei crediti non-performing.

Leave a Reply

Your email address will not be published.

Share This

Copy Link to Clipboard

Copy